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6th Annual Williamsburg Film Festival: Photo Op

Giovedì, 19 novembre 2015

di: Trish
Tradotta da: Klaudia62
Redatta da: Marcy

Ho avuto la fortuna di poter assistere alla prima del cortometraggio di Randy, Photo Op, al Williamsburg Independent Film Festival. Si è tenuto presso il Wythe Hotel di Brooklyn ieri sera. Le proiezioni si svolgevano in un piccolo teatro nel seminterrato dell'hotel, con una zona bar ancora più piccola nella parte anteriore.

Photo Op veniva mostrato nel secondo blocco di film della serata di apertura, tutti film girati a Brooklyn. Era una serata molto piovosa e ventosa, e quando abbiamo raggiunto l’hotel la mia amica ed io eravamo ormai fradice! Mentre attendevamo nella zona bar che terminasse il primo blocco di film, (ed erano già in ritardo) , sono uscita un attimo alla ricerca di campo per il mio telefono. Appena fuori mi sono imbattuta in Randy! Penso che fosse un poco sorpreso, ma veramente felice di vedere che avevamo fatto lo sforzo di venire a vedere il film nonostante quel "tempo orribile", come lo ha definito lui. Ma mentre la mia amica ed io sembravamo topini affogati al nostro arrivo, lui mi sembrava abbastanza a posto! Credo avesse un ombrello migliore, LOL!

Ci dovevano essere più di 80 persone in attesa in quella piccola ed angusta area che ospitava il bar, e che probabilmente avrebbe potuto contenerne solo 60! Quando ci hanno finalmente permesso di entrare, ci siamo ritrovate in fondo alla fila, proprio dietro a Randy, e in questo modo la mia amica è riuscita ad augurargli buona fortuna per la prima. Arrivati all’entrata Randy si è reso conto di non avere il biglietto! La ragazza alla porta gli ha detto: “Oh, va bene comunque per una delle nostre star”.

Ovviamente una volta entrate nel teatro non c’erano più posti liberi! Randy e alcuni dei suoi amici erano seduti su delle sedie poste contro il muro sulle scale! Sembrava avessero qualche difficoltà a vedere da quell’angolazione e più volte si sono alzati durante la proiezione per guardare lo schermo. Alla fine ci hanno dato alcune sedie dietro l'ultima fila di sedute, e anche se probabilmente avevamo una vista migliore, c'era un sacco di rumore a causa del personale che correva avanti ed indietro dalla cucina e delle persone che aprivano e chiudevano la porta dirigendosi verso i servizi igienici.

Photo Op era elencato come settimo dei dieci film nel programma di questo secondo blocco… ma quando è partita la musica del settimo film, Randy si è voltato verso il suo amico, che credo fosse coinvolto in qualche modo nel film, scuotendo la testa e stringendosi nelle spalle. Hanno proiettato altri due film e poi si sono accese le luci e uno degli organizzatori ha presentato delle persone che partecipavano ad una sessione di Q & A che evidentemente era prevista, e noi ancora non avevano visto Photo Op! Randy, che era ora in piedi dietro di noi con il suo amico Jordan che era arrivato in ritardo, era a bocca aperta! Era sbalordito! Ci hanno subito comunicato che c’erano stati dei problemi tecnici per due dei film in elenco… ma io ero preoccupata che potessero riprogrammare la proiezione per un altro giorno. Per fortuna così non è stato e nel giro di pochi minuti la proiezione di Photo Op è iniziata.

Il film si apre con Randy, che serenamente scatta foto in un parco locale. Sorride, con un'espressione malinconica, mentre osserva le coppie felici che sta catturando sulla pellicola. Guarda con affetto ad una particolare coppia dello stesso sesso mentre passeggia mano nella mano attraverso il parco.

La scena successiva si svolge qualche tempo dopo, vediamo Randy che entra in una caffetteria locale in cui una metà della coppia che aveva catturato su pellicola è seduta ad un tavolo vicino alla finestra a leggere il giornale. Si avvicina con imbarazzo al banco e viene accolto dalla cameriera, che chiede: "Il solito? Pasta al formaggio e un tè alla menta? " e va per prendere l’ordinazione, ma Randy la ferma e le chiede solo il tè. Lei sembra un poco sorpresa mentre gli sorride con affetto.

Randy appare irrequieto mentre si agita sulla sedia, e per tutto il tempo guarda l'uomo al tavolo vicino alla finestra. Chiede alla cameriera se ci sono giornali da leggere. Lei gli dice, "Là, vicino all’entrata...", ma quando lui non si muove per andare a prenderli, lei alzando gli occhi al cielo mormora qualcosa come: "Ok, si certo, vado io a prenderli."

Non riesce a stare fermo mentre continua a guardare l'uomo, e si trasferisce infine ad un tavolo di fronte alle finestre, spostando la macchina fotografica, la sua borsa, il suo cappotto, il cappello, la sciarpa, prima di sedersi. Quando la donna torna lo guarda seduto a quel tavolo e dice: "Ti sei spostato", come se il fatto che Randy si fosse seduto a quel tavolo fosse un grosso problema. Randy sfoglia le pagine, e la scena è accompagnata da un rumore di carta stropicciata molto forte rispetto al resto del sonoro, mentre continua a guardare l’altro uomo.

Quando l'uomo sospira e appoggia la testa tra le mani sul tavolo, Randy prende la macchina fotografica e scatta una foto. Ovviamente si sente lo scatto, l'uomo avverte il suono, e guarda indietro prima di alzarsi per andarsene. Randy si precipita da lui, impacciato con le parole, mentre cerca di scusarsi. I movimenti del corpo sono goffi e quasi infantili, mentre spiega che lui è un fotografo, "che scatta foto." Ma è così nervoso, che non riesce neanche a formulare una frase compiuta prima di fermarsi del tutto, fare un respiro profondo per poi sputar fuori un "Ti piacerebbe prendere un caffè qualche volta? Anche qui?" L'uomo risponde con aria triste semplicemente mostrandogli la sua fede nuziale. Randy appare devastato e si allontana scuotendo la testa.

La scena successiva si svolge nell’appartamento piuttosto scadente di Randy. Lui apre la porta rabbiosamente e si appoggia indietro contro la porta chiusa con le lacrime agli occhi. Si libera della macchina fotografica e del cappotto e del cappello, ecc, e si siede al tavolo mettendosi a ritagliare un articolo da un giornale. Poi va verso un muro, dove ci sono decine di immagini e di altri articoli. La telecamera fa uno zoom, ed è possibile vedere che le foto sono dello stesso uomo della caffetteria e di suo marito, che però è stato tagliato via dalle immagini. Con un primo piano sull’articolo si riesce a leggere, "Il secondo uomo di Brooklyn ancora disperso. "

A questo punto la telecamera fa una panoramica del pavimento dietro a Randy, dove si vede un uomo legato e imbavagliato a terra. Randy va dall’uomo che si dimena e gli toglie la benda. Randy si limita a guardarlo, la rabbia e la gelosia sono evidenti nei suoi occhi. Poi toglie la fede nuziale all'uomo e la mette sul suo dito. Con un sorriso malevolo, tira fuori la sua macchina fotografica e scatta una foto all’uomo scioccato mentre lo schermo diventa nero.

Tutto quello che posso dire è WOW! A parte tutti i preconcetti, questo è davvero il film migliore che abbiamo visto nel gruppo. E’ stato fatto così tanto in soli 9 minuti! La capacità di Randy di trasmettere innocenza e goffaggine sia nei dialoghi che nei movimenti facciali e del corpo, fino al la sua trasformazione nel subdolo stalker/rapitore in poche scene è a dir poco notevole! Il film ha anche enfatizzato l'effetto contrapponendo un Randy felice in esterni molto luminosi al Randy impacciato e insicuro negli interni, fino alla visione più insidiosa in una quasi totale oscurità.

Assolutamente ben fatto! Spero che possa partecipare ad altri festival... Questo breve film merita sicuramente dei riconoscimenti!



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