Di: Pia
Foto: Pia
Redatta da: Marcy
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Giorno 1 - Sabato 30 ottobre 2010

Le parti della convention che vedevano Randy protagonista sono iniziate solo nel pomeriggio. Erano un po’ in ritardo e, per la nostra delusione, ci sono stati mostrati solo video di L-Word. Finalmente è iniziata la Q&A che era divisa da Randy con Laurel Holloman, ma io mi sono concentrata solo su Randy. Le domande venivano fatte dal pubblico e agli attori venivano date 3 “carte jolly” da usare se non volevano rispondere. Nessuno le ha usate. Ai fans era anche stata data la possibilità di recitare una scena sul palco con gli attori. Una ragazza è salita sul palco ed ha mimato la scena del ballo che si vede all’inizio dell’episodio nove della terza stagione.

Poco prima che la sessione finisse, un tipo ha pensato bene di attraversare il palco con una busta dell’immondizia. All’inizio si è pensato fosse uno scherzo, ma in relatà quel tipo non era altro che un impiegato che doveva andare da una parte all’altra del palco e, per qualche ragione, ha preferito ignorare che ci fosse gente sul palco. L’espressione sui volti di Randy, Laurel e dei presentatori era fantastica. Io ridevo come una matta e avevo la bocca spalancata per lo stupore.

Dopo la fine della Q&A sono impazzita. I presentatori hanno messo all’asta un pass VIP, e il prezzo partiva da €250. Io ho partecipato all’asta. All’inizio sembrava che non molti fossero interessati, ma dopo un po’ ha iniziato a partecipare gente piuttosto determinata. Alla fine siamo rimaste io ed un’altra ragazza. Io sono impazzita ed ho continuato a rilanciare, fino ad arrivare ad una cifra che in realtà non potevo permettermi. Mi sono arresa a €920 e l’altra ragazza ha comprato il pass per €950, per cui, bè, forse è stato meglio che mi sia arresa *g* Non potevo davvero permettermelo. Ma sono rimasta delusa perché compreso nel prezzo del VIP pass c’era una cena con gli attori. Poi hanno messo all’asta un caffè con gli attori, ed io ho partecipato anche a quella. Alla fine ho vinto un caffè con Randy. L’ho pagato un bel po’ ma non mi importava perché sapevo che avrei avuto un momento privato con Randy. Ho pagato, e mi è stato detto che il tutto si sarebbe svolto ad una certa ora e che avrei dovuto farmi torvare pronta in un certo posto.

Quello è stato il momento in cui è iniziato il photoshoot con Randy. Ufficialmente, il mio numero non doveva essere chiamato quel giorno ma mi sono messa in fila lo stesso perché volevo un primo contatto con Randy anche se avrei poi avuto il caffè. Mi sentivo piuttosto nervosa mentre ero in fila, e pregavo di non comportarmi da stupida o rendermi ridicola.

Quando è arrivato il mio turno, ho porto la mano a Randy e lui l’ha stretta. Mi ha salutato in francese ma, quando gli ho risposto in inglese, mi ha parlato anche lui in inglese. Mi ha messo la mano intorno alla vita ed io ho fatto lo stesso con lui. Penso di essermi dimenticata di respirare per un attimo. Dopo che la foto è stata scattata, l’ho ringraziato e me ne sono andata. Il tutto sarà durato 15 secondi, per cui niente di che. Mi sentivo un po’ tremante. Sono tornata dalle mie amiche e, insieme, abbiamo guardato le altre fare le foto. Ho scattato alcune fotografie ma non sono venute bene.

Poi è arrivato il momento del caffè. Peccato però che nessuno l’avesse detto a Randy, per cui lo abbiamo dovuto aspettare per un bel po’. C’erano altre tre ragazze con me per il caffè, e una di loro si ricordava di aver visto in giro una mia foto con Gale scattata quando sono andata a vederlo a teatro per L’Orpheus Descending.

Finalmente Randy è arrivato e siamo andate a sederci in una piccola stanza privata con lui. Con una mossa tattica, sono rimasta in piedi vicino a Randy per cui, quando hanno portato le sedie sono riuscita a sedermi vicino a lui. Prima che arrivassero le sedie, Randy ha stretto la mano a tutte noi e ci ha detto il suo nome. Dentro di me pensavo, “come se non lo sapessimo già!” Ma penso che la sua intenzione fosse di portarci a fare lo stesso per cui noi tutte ci siamo presentate. Mentre aspettavamo ancora, ho commentato sul fatto che non capisco una parola di francese e quindi molto spesso avevo problemi a capire cosa succedeva alla convention. Questo ha portato Randy a chiederci da dove venivamo. Io gli ho detto che venivo dalla Finlandia e lui mi ha chiesto com’è lì. Io glio ho risposto che in inverno fa molto freddo e che c’è molta neve. Mi ha poi chiesto in quale città vivo, e io gli ho detto che vivo ad Helsinki anche se in realtà vivo in un piccolo centro lì vicino. Ma so che per molti è difficile conoscere le piccole città per cui preferisco dire il nome della capitale. Poi Randy ha chiesto anche alle altre da dove venissero. Una ragazza veniva dalla Russia mentre le altre erano di Parigi. La ragazza Russa ha regalato a Randy una bottiglia di vodka russa ed io mi sono dispiaciuta di non avergli portato la speciale vodka finlandese in regalo come avevo pensato di fare. Poi la ragazza Russa ha detto a Randy che in questo periodo vive in Francia, a Bordeaux, e Randy ci ha raccontato di aver passato un mese a Bordeaux qualche anno fa per imparare il francese, e ci ha detto che gli è piaciuto molto.

Poi Randy ci ha chiesto se avevamo domande per lui. Sfortunatamente, non ricordo tutto ma cercherò di riassumere tutto ciò che ricordo. Ci sono state date piccole tazze di caffè, e c’erano dei biscotti che però nessuno ha mangiato. Randy ha rovesciato parte del suo caffè per terra, ma per fortuna non se l’è rovesciato addosso.

La fine di QaF. Randy ha ripetuto ciò che aveva già detto sul palco e cioè che era felice per come fossero finite le cose e per il fatto che Justin non avrebbe potuto crescere veramente se fosse rimasto con Brian. Doveva imparare a cavarsela da solo. Randy sentiva che la relazone fra Brian e Justin al tempo non fosse quella fra due pari, ma fra un mentore ed un apprendista. Justin doveva imparare a muoversi da solo. Io gli ho detto che potevo accettare il modo in cui è finita la serie, ma che pensavo fosse sbagliato che Justin non fosse tornato per la riapertura del Babylon.

Il suo lavoro in generale. Anche qui Randy ha ripetuto ciò che aveva già detto sul palco. Ha aggiunto che sta cercando progetti interessanti e che in realtà aveva avuto l’opportunità di fare un’audizione per qualcosa ma non era andato perché non voleva che fosse messa in discussione la sua partecipazione alla convention. Io mi sono silenziosamente sciolta ma non ho detto nulla. Randy ci ha detto di esser pronto a tornare in TV ora. Dice di soffrire di ADD (disturbo dell’attenzione e iperattività) e ciò gli rende difficile continuare a lavorare sullo stesso progetto per tanto tempo. Per lungo tempo, dopo la fine di QaF, non si è più sentito in grado di fare TV e si è dovuto conentrare su altro.

Gli show al Joe’s Pub. Gli ho chiesto se aveva in programma di tornare al Joe’s Pub, e lui ha risposto che la volontà c’era e che forse presto ci sarebbe stato di nuovo spazio per lui. Gli ho detto di aver visto alcuni video delle sue performances su Youtube, aggiungendo che però non è la stessa cosa che vederlo dal vivo. Randy ha convenuto che Youtube non è il miglior modo per godere di tali show.

Viaggiare. Abbiamo parlato di quanto sia semplice viaggiare per i Paesi dell’Unione Europea, ma di quanto invece sia dura ottenere visti d’ingresso per altri Paesi. Randy mi ha chiesto se la Finlandia faceva parte dell’UE, ed io ho risposto di sì. Gli ho poi detto che per noi è facile entrare anche negli USA perché non servono particolari visti d’ingresso turistici. Mi ha chiesto se era lo stesso per i permessi di lavoro, e gli ho detto di no perché non ci è concesso rimanere per più di tre mesi consecutivi. Mentre parlavamo, ho menzionato il fatto di essere andata in USA per la prima volta a Febbraio e di essere stata a LA. Randy mi ha chiesto cosa avevo fatto lì, e una delle ragazze gli ha detto che ero andata a vedere Gale a teatro, ed io sono diventata tutta rossa. Randy mi ha chiesto cosa avevo pensato della commedia e se mi fosse piaciuta. Io ho risposto che è stata bellissima ma che a volte ho avuto problemi a capire l’accento del Sud che veniva usato visto che il mio inglese non è molto fluente. Randy mi ha immediatamente detto che il mio ingelse era molto buono. Io sono arrossita ed ho balbettato un grazie.

Il bere. Non mi ricordo come siamo finiti a parlare di questo, probabilmente quando qualcuno ha menzionato il fatto che gli abitanti di Paesi più freddi bevono di più. Io ho menzionato il fatto che i Finlalndesi bevono molto. Randy ci ha parlato di alcune città Americane in cui si beve molto. Una di queste è Minneapolis ed io ho detto che verificherò quando tornerò in America il prossimo Febbraio. Randy mi ha detto che c’è un magnifico gruppo teatrale a Minneapolis e che dovevo assolutamente andare a vedere una loro produzone, se c’era. Io gli ho detto che avrei controllato. Gli ho poi detto che ho in programma un bel giro degli USA con un’amica e gli ho menzionato alcune delle città in cui andremo. Una di queste è San Francisco e Randy ha detto di non esserci mai stato ma di aver sentito dire che è bellissima.

QaF in generale. Randy non ha mai visto l’intera quarta stagione ed ha guardato la quinta solo poco tempo fa. Abbiamo parlato del fatto che a molti fan non piace né la quarta né la quinta stagione. Specialmente il fatto che Brian e Justin non restano insieme. Siamo perciò tornati sull’argomento precedente, e sull’idea di Randy che Justin dovesse andar via per crescere. Io ho commentato dicendo che magari la gente voleva solo il lieto fine, e Randy ha detto, “Ma perché Justin non può essere felice da solo?” Anche essere single può essere bello. Si è parlato anche del periodo del cancro di Brian nella quarta stagione ed io ho detto che era una delle mie storylines preferite. Ho parlato anche della scena in cui, dopo essere stato scacciato da Brian, Justin torna, gli prepara la zuppa di pollo e gli dice di “mangiarla e basta, cazzo!” Mentre parlavamo dell’intera serie, una ragazza ha detto di non averla ancora vista tutta perché era ancora solo a metà della stagione 4. Per cui l’abbiamo piuttosto spoilerata ma non lo sapevamo! Randy era molto dispiaciuto. Siamo stati tutti molto più attenti a quel punto. Qualcuno ha menzionato il fatto che Randy non sembrasse molto felice di lavorare alle ultime due stagioni dello show, e lui ha detto che non era affatto vero. Randy ha detto che il suo ruolo gli è piaciuto fino alla fine ma che poi sentiva il bisogno di fare cose completamente diverse. Qualcuno ha parlato di quando Randy si è rasato i capelli per il periodo dei Pink Posse e lui ha raccontato di come i capelli gli fossero stati rasati proprio in quel momento, mentre giravano la scena.

I diritti dei gay. E’ stato discusso il fatto che il modo in cui Brian risolve la situazione alla fine della terza stagione sembra un po’ fuori carattere. Randy ha raccontato di come i creatori avessero una forte agenda politica (Nota: esatto!!) per cui volevano parlare di molte delle cose che i gay devono affrontare in USA anche al giorno d’oggi. Da lì la discussione si è spostata sui diritti dei gay negli altri Paesi e del fatto che gli omosessuali hanno ancora vita difficile in molti posti. Randy ha ricordato di aver sentito di gente arrestata per aver tentato di organizzare un Pride in Russia. Io gli ho detto che c’è un gran dibattito in questo momento in Finlandia sulla proposta di approvare il matrimonio gay. Mi è sembrato sorpreso che ai gay non fosse permesso sposarsi in Finlandia. Gli ho detto che ci sono le unioni civili ma che non è lo stessa cosa perché non è garantita l’eredità e non si può prendere il cognome della persona con cui si vive. Gli ho detto che tra poco ci saranno le elezioni e sembra che i diritti dei gay saranno uno dei punti centrali. Gli ho anche detto di aver rivisto QaF di recente e di aver notato come molti dei problemi politici evidenziati siano rispondenti a ciò che accade ora in Finlandia.

Internet. Randy ci ha detto che non va mai a leggere ciò che viene scritto su di lui in internet perché sa che alcune cosa potrebbero disturbarlo. Ha detto che in principio lo faceva ma ha smesso dopo aver letto cose cattive. Ha anche detto di aver imparato che deve stare attento a ciò che dice perché alcune cose potrebbero essergli ripetute nel futuro e metterlo nei guai. Da lì siamo subito saltati al successivo argomento.

Fanfiction. La dicsussione non è partita da me, ma ammetto di aver preso parte anche io. Randy è sembrato sorpreso dal fatto che le persone potessero essere ancora tanto interessate allo show da scrivere su di esso. Gli ho detto che molti lo usano come “cura” per il fatto che non è loro piaciuta la fine dello show, ed infatti molte storie sono ambientate dopo il finale. Randy ha chiesto se sono storie molto esplicite; gli è stato risposto che, se fosse andato a cercare queste storie e ne avesse trovate alcune marcate come NC-17, allora poteva esser certo che quelle erano esplicitamente sessuali. Gli è anche stato detto dove poteva trovare le storie ed io ho iniziato a digrignare i denti. La cosa è anche peggiorata quando gli hanno parlato dell’RPS. Mi è venuta voglia di urlare, “Ma non lo sapete che non si dovrebbe MAI parlare di RPS davanti ad un attore?!” Randy non sapeva cosa significasse il termine e gli è stato spiegato. Io me ne sono rimasta in silenzio. Randy ne è rimasto molto confuso ed ha detto che la gente lo confonde con Justin e che non riusciva a capire come si potesse scrivere qualcosa su di lui quando non lo si conosce, se non attraverso Justin. Gli è stato detto che la gente prende ispirazione da interviste e cose del genere. Io mi sono messa a fissare il pavimento. Mi è sembrato che Randy fosse molto a disagio con l’idea che qualcuno scrivesse storie su di lui come persona e non come personaggio.

Fans grasse e di mezza età. Dopo aver parlato di RPS e del fatto che si prendono cose dalle interviste, gli abbiamo parlato del commento fatto da lui qualche tempo fa sul fatto di avere fans grasse e di mezza età. All’inizio Randy ha negato di averlo mai detto ma poi gli sono state riportate alla memoria le circostanze dell’intervista e lui ha ricordato. Ha ribadito ciò che aveva detto prima e cioè che deve stare molto attento a ciò che dice perché le cose prese fuori contesto possono essere riportate male e fraintese. Randy ha detto che si riferiva alle dicerie secondo le quali giravano foto di lui completamente nudo scattate durante una commedia in cui recitava nudo. Gli abbiamo detto di stare tranquillo, che non avevamo visto tali foto per cui probabilmente non esistono, e lui ha detto di essere felice di sentirlo.

Il video che non doveva essere reso pubblico. Mentre parlavamo della velocità con cui le cose si diffondono in internet, qualcuno ha menzionato il famoso video postato su Vimeo che doveva essere privato e non lo era. E’ rimasto visibile solo per uno o due giorni ma tutti lo abbiamo visto e condiviso. Randy sembrava molto confuso e ci ha detto di non avere idea di cosa stessimo parlando, ed ha continuato a dire così anche dopo che gli è stato descritto il video e i suoi partecipanti. Non so se lo ha fatto di proposito o se davvero non ricordasse ma abbiamo lasciato cadere l’argomento subito. Qualcuno del gruppo si è scusato con Randy per aver visto il video e per cose fatte da i fans che potessero infastidirlo. Ma lui ha detto di non prendere le cose sul personale.

Ad un certo punto Randy si è sentito in colpa per le fans francesi che erano rimaste escluse per il fatto che il loro inglese non era buono. Noi dominavamo la conversazione! Randy ha parlato in francese con loro per un po’ ma non ho idea di cosa si sia detto.

Non so quanto siamo rimaste lì con lui ma il tempo a me è sembrato volare. Randy ci ha salutate, ringraziate ed ha detto che ci avrebbe riviste dopo per autografi e foto. Qualcuno gli ha chiesto se avrebbe partecipato al party di quella sera ma lui ha detto che non credeva sarebbe venuto perché sentiva molto il jet lag. Io gli ho detto che speravo di poterlo vedere sul palco a Febbraio quando sarò in America.

Dopo un po’ Randy ha iniziato a firmare gli autografi. Dopo averci pensato un po’ su, ho deciso di mettermi in fila per l’autografo gratis che avevo compreso nel prezzo del biglietto. Conoscendomi, sapevo che avrei finito comunque per comprare più autografi per cui ho pensato bene di iniziare subito e massimizzare il mio tempo con Randy. Mentre ero in fila ho provato a scattare alcune foto ma non mi sono venute bene. Non ci era permesso fare foto e la sicurezza ci ha chiesto di smettere.

Sono stata piacevolmente sorpresa dal fatto che, durante l’autigrafo, a tutti veniva garantita un po’ di pace e tranquillità. La fila rimaneva a quasi due metri dal tavolo dove sedeva Randy e, ad una ad una, le persone si avvicinavano e potevano avere qualche secondo di privacy con lui. Mi sentivo nervosa anche se lo avevo appena visto per il caffè. Quando è arrivato il mio turno l’ho salutato e lui mi ha detto, “Ciao di nuovo.” Avevo scritto il mio nome su un pezzo di carta e gliel’ho avvicinato così poteva vederlo bene. Ho anche scherzato sul fatto che il mio nome è corto e facile da ricordare. Poi, per qualche motivo, ho voluto raccontare a Randy come mi sarei mascherata per la festa di Halloween di quella sera. Gli ho detto che sarei stata Elfaba di Wicked. Lui ha detto che era sicuro che sarei stata benissimo. Gli ho poi fatto una delle domande che non ero riuscita a fargli durante il caffè, e cioè se c’era un modo in cui i fans potevano tenersi informati sui suoi prossimi impegni. Lui non ha dato una vera risposta. Gli ho chiesto se il miglior modo era tenere occhi ed orecchie aperte, e lui ha detto che probabilmente quello era il modo migliore. Scherzando, ha poi detto che a volte gli sembra che i fans sappianno quello che farà prima che lo sappia lui. Per tutto il tempo in cui abbiamo parlato, lui ha continuato a guardarmi dritto negli occhi e la cosa mi ha fatto balbettare parecchio. Da firmare gli ho porto una fotografia della scena del “Ti Amo” della 510, quando Brian e Justin sono davanti all’ambulanza, e gli ho detto che quella è una delle mie scene preferite. Lui ha detto che quella è una scena molto significativa ma che non aveva voluto parlarne durante il caffè per non spoilerare la ragazza che ancora doveva finire di guardare lo show. Ha firmato la foto scrivendo, “Pia, la mia fan Finlandese. Tutto il meglio. Randy.” Poi l’ho ringraziato per il caffè e per l’autografo, e sono andata via. Sono rimasta ad aspettare che anche Angie si facesse fare l’autografo, e poi siamo andate a mangiare. Quella sera c’era la festa e dovevmo prepararci.



Giorno 2 - Domenica 31 ottobre 2010

Domenica mattina ho incontrato alcune amiche nell’atrio dell’hotel e siamo andate alla convention insieme. Appena arrivate ci siamo messe in fila. C’era un bel po’ di gente già ma speravamo di poter avere buoni posti lo stesso. Mi ha sorpreso molto vedere alcune persone che, incuranti della fila, ci sono passate davanti e a lato. Ho commentato sulla loro maleducazione. Voglio dire, avrei capito se si fosse trattato solo di persone che cercavano di raggiungere i propri amici che erano in fila davanti, ma c’erano persone che non avevano nessuno da raggiungere eppure si sono sentite in diritto di passarci avanti. Sono così abituata a trovarmi in conventions in cui la gente si mette in fila educatamente, che questo comportamento mi ha molto infastidita. Scusate lo sfogo. Quando siamo entrate, siamo riuscite a sederci in seconda fila sul lato destro della sala. I nostri posti non erano affatto male.

La mattinata è iniziata con un balletto dello staff, ma io non vedevo l’ora che arrivasse Randy. Finito il ballo, ci hanno mostrato dei video. Mi aspettavo qualcosa con Randy e infatti ci hanno proiettato la scena del King of Babylon, ma con video pessimo e senza audio. Sono certa che Randy non fosse felicissimo della scelta visto che in molte occasioni ha ripetuto di essersi imbarazzato molto girando quella scena. Dopo di ciò ci hanno mostrato altri video. Visto che quella mattina sul palco c’era solo Randy, mi aspettavo altri video con lui. Mi sbagliavo. Hanno proiettato video di L-Word… o almeno ci hanno provato. Il sonoro mancava e hanno ricominciato a proiettare lo stesso video due o tre volte. Io continuavo a pensare per favore fate entrare Randy. Non ci importa nulla di L-Word e ci state portando via tempo prezioso con lui.

Finalmente, Randy è salito sul palco e c’è stata la Q&A. Dopo di questa, è iniziato un nuovo photoshoot. Io avevo comprato una seconda foto con Randy, per cui mi sono messa in fila. Volevo farmi la foto con la corona che avevo vinto la sera prima. Quando è arrivato il mio turno mi sono avvicinata e lui si è ricordato di me. Non si aspettava che gli porgessi la mano da stringere ma io l’ho fatto e si è creato un momento un po’ strano. Lui ha detto che gli piaceva la maglietta che indossavo – c’era scritto “sono come sono” – ed io l’ho ringraziato. Durante la foto gli ho di nuovo messo il braccio intorno alla vita e lui ha fatto lo stesso. L’ho ringraziato e stavo per andar via ma la fotografa ha chiesto di fare una seconda foto ed io sono stata più che felice di tornare ad abbracciare Randy. Quando tutto è finito l’ho ringraziato ancora e sono andata via.

Dopo che tutte nel nostro gruppo hanno fatto la foto, siamo andate a pranzo. Abbiamo deciso di andare in centro a Parigi visto che avevamo un bel po’ di tempo prima che iniziassero cose che ci interessavano alla convention. Il pomeriggio, infatti, prevedeva solo eventi per L-Word e noi non eravamo interessate. Abbiamo preso la metro e siamo andate a pranzo sugli Champs Elyseès. Okay, abbiamo mangiato da Mac Donald’s ma era sugli Champs Elyseès! Credo che questo lo renda un po’ più speciale *g* Dopo pranzo, io ed Angie ci siamo staccate dal gruppo e siamo tornate alla convention perché avevamo comprato un secondo autografo di Randy. Le altre sono rimaste in città ancora un po’.

Ci è voluto un po’ per tornare alla convention ed eravamo preoccupate di perdere il momento dell’autografo. In realtà siamo arrivate che ancora mancava un po’ di tempo. C’erano anche Rachel e Laurel a firmare autografi, ma noi ci siamo messe in fila solo da Randy.

Quando è stato il mio turno gli ho dato da firmare la copertina del DVD di Thinking. Gli ho detto che non vedevo l’ora di vederlo quando di lì a poco lo avrebbero proiettato. Lui mi ha detto che il film era molto breve ma che pensava fosse molto ben fatto e che sperava mi sarebbe piaciuto. L’ho ringraziato ancora per i complimenti fatti alla mia maglietta, e gli ho confidato di stare provando a rendere quella scritta il mio motto, e a vivere secondo quei dettàmi. Lui ha detto che gli sembrava un bel proposito e che anche lui cerca di vivere così. Credo di aver parlato troppo ma lui mi ha guardato per tutto il tempo e mi è sembrato molto attento. Non mi è sembrato affatto impaziente né mi è sembrato che non vedesse l’ora che mi togliessi di torno, e io l’ho amato per questo. Poi mi sono spostata ed ho aspettato che anche Angie avesse il suo momento. Dopo di che abbiamo deciso di provare a vedere se anche Marci Adilman, che ha diretto il film e l’ha interpretato con Randy, fosse disposta a farci l’autografo sulla copertina del DVD. Lei era seduta al tavolo dove vendevano i DVDs. Non abbiamo avuto il coraggio di andare direttamente da lei perché non volevamo oltrepassare qualche limite, per cui abbiamo chiesto il permesso ad un membro dello staff. La ragazza ha chiesto a Marci se voleva firmarci i DVDs, e lei ci è sembrata genuinamente sorpresa che noi volessimo anche il suo autografo e ci ha detto che ce lo avrebbe assolutamente firmato. E’ stata molto carina. Le abbiamo parlato per un po’ mentre firmava. Ci ha detto che sperava che il film ci sarebbe piaciuto.

A quel punto era quasi ora della proiezione di Thinking così sono andata a sedermi nella sala. Hanno proiettato il film e, grazie al cielo, tutto è andato bene e ce lo siamo goduto senza che ci fossero problemi tecnici. E’ un bel cortometraggio. In pratica, è la storia di una ragazza che partecipa a delle sedute di meditazione silenziosa e, mentre è là, i suoi pensieri corrono veloci ed in direzioni talvolta inappropriate. Non c’è dialogo nel film, solo musica e suoni. Se potete guardatelo perché ne vale la pena. A me è piaciuto molto.

Dopo la proiezione, Marci Adilman è salita sul palco per la Q&A. Credo che Randy dovesse unirsi a lei ma alla fine non è arrivato. Forse era stanco o cose del genere. Marci ha parlato di come era nato il film e del fatto che l’idea originale fosse venuta da Randy visto che lui aveva partecipato ad un ritiro silenzioso ed aveva spinto anche lei ad andare. Durante le sedute, Marci ha detto che c’era un ragazzo che lei pensava la stesse guardando ma che, siccome non si poteva mai parlare, lei non era riuscita a capire se la sua idea fosse giusta. Ha detto anche di aver scritto il corto mentre era lì in ritiro.

Ci ha anche raccontato alcuni aneddoti accaduti durante la lavorazione, come il fatto che una volta il proprietario del monastero in cui giravano li voleva cacciare via perché pensava che il film fosse pornografico. Marci ha detto che nel copione una scena era descritta come, “Marci si bacia con Randy nella vasca da bagno, Marci si bacia con Lucy nella vasca da bagno, tutti si baciano con tutti nella vasca da bagno,” per cui si poteva fraintendere. Il proprietario si era arrabbiato con Marci e l’aveva fatta piangere, ed allora alcuni ragazzi della produzione si erano intromessi ed avevano spiegato al tipo che il film non era porno e che lui non aveva il diritto di parlare a Marci in quel modo. Avevano detto al tipo che in futuro se avesse avuto problemi doveva parlarne con loro.

Marci e Randy sono amici sin da quando avevano 12 anni, ed hanno creato i (tAB) per dare ai loro amici attori, che non hanno la stessa notorietà di Randy, la possibilità di creare e produrre i loro lavori. Marci ha raccontato di come, quando erano teenagers, lei e Randy parlavano della volontà di andare a vivere a NY insieme e lavorare lì. Lei ora però non vive più a NY. Una persona le ha domandato quale fosse la migliore caratteristica del carattere di Randy, e lei ha detto che era difficile scegliere perché lui è pieno di buone qualità. Alla fine ha scelto di evidenziare il suo entusiasmo e il fatto che, quando lui è interessato a qualcosa, ci si dedica anima e corpo con passione.

Ci sono state altre domande ma ora non le ricordo. Lei è stata adorabile sul palco. Quando le avevo parlato prima della proiezione, mi aveva detto di essere nervosa perché doveva parlare davanti a tanta gente, ma è stata davvero brava.



Giorno 3 - Lunedì 1 novembre 2010

L’L’ultimo giorno ho deciso di indossare una maglia con su scritto “I’m a fuckin’ princess” (ossia “Sono una fottuta Principessa.”) Ho avuto un po’ di dubbi ma alla fine me la sono messa.

Siamo arrivate un po’ tardi quel giorno e le porte del centro erano già aperte per cui siamo entrate senza fare file. Ci siamo sedute ai tavoli fuori dalla sala principale a chiacchierare. Quando la boutique in cui vendevano autografi e foto extra ha aperto, siamo andate a comprare altre foto. Io mi ero fatta due conti e avevo visto di potermi permettere altre due foto con Randy per cui le ho comprate. Alla fine ho comprato anche un terzo autografo.

Ci siamo sedute di nuovo ad aspettare l’inizio del photoshoot. Io avevo comprato un biglietto di auguri per il compleanno di Randy e mi sono messa a cercare di trovare qualcosa da scrivere. Finalmente hanno iniziato il photoshoot e la parte Italiana del nostro gruppo è andata a mettersi in fila e noi siamo rimaste indietro a tener d’occhio la loro roba. Sapevo che avevano una foto di gruppo con Randy per cui, quando le ho viste avvicinarsi a lui, mi sono messa a guardarle. Ho riso come una matta quando si sono messe tutte in posa con Randy a fare l’imitazione dello squalo.

Quando sono scese loro, siamo salite a far la fila noi altre. Io sono avanzata verso Randy ed ho mostrato i miei due ticket. Lui mi ha detto, “Ciao di nuovo,” ed io ho risposto. Poi gli ho chiesto se potevo avere una foto abbracciata a lui e lui ha detto, “Certo,” e gli ho messo le braccia intorno al corpo. Lui aveva una mano sul mio braccio e l’altra intorno alle mie spalle. Non avevo nessuna voglia di staccarmi.

Poi lui mi ha ringraziato e ovvimente si aspettava che mi allontanassi, ma io avevo una seconda foto per cui gli ho chiesto se potevamo farla spalle contro spalle. Lui ha acconsentito e ci siamo messi in posizione. Alla fine l’ho ringraziato e gli ho chiesto se potevo fargli una domanda. Lui ha annuito e si è piegato verso di me per sentire meglio. Non ero mica nervosa, no! Gli ho chiesto se aveva partecipato ai disegni che Justin faceva nella serie. Lui ha risposto di no, ha detto che al massimo li colorava o ne seguiva i contorni per far sembrare che fosse lui a disegnare. Gli ho chiesto se sapeva disegnare, lui ha riso e ha detto, “non proprio.” A quel punto l’ho di nuovo rongraziato e stavo per andar via, ma la fotografa mi ha fermato e ci ha chiesto di rimetterci in posa spalle a spalle. Io ne sono stata più che felice, e abbiamo posato di nuovo per la foto. Ho cambiato leggermente la mia posa e, senza che io lo sapessi, Randy ha fatto lo stesso *g* Per la terza volta, l’ho ringraziato e sono tornata dalle mie amiche.

A quel punto c’erano solo conferenze in francese, per cui il nostro gruppo ha deciso di andare a pranzo subito così da poter tornare quanto prima e far la fila per la Q&A con Randy. Quando siamo tornate, c’era già parecchia fila ma, visto che essere rudi era la norma lì, io ho fatto la furba e mi sono fatta largo per raggiungere alcune persone che conoscevo e che erano davanti. Siamo state tutte insieme lì ad aspettare che si aprissero le porte. Finalmente le hanno aperte e siamo tutti corsi a prendere posto. Io ho trovato posto di nuovo in terza fila dal lato destro, dove mi ero seduta anche in precedenza. Erano posizioni molto buone perché erano proprio dal lato dove si sarebbero seduti gli ospiti.

Dopo la solita performance di ballo da parte dello staff, c’è stata una piccola pausa prima che iniziasse la Q&A. A quel punto avevamo già 40 minuti di ritardo rispetto al programma. Mi sono ritrovata a sperare che non tagliassero corto con il panel. Sono abituata in molte conventions al fatto che le cose inizino in ritardo, si scherza sul fatto che il tempo nelle convention sia un tempo a sé stante (chiamato SCT ossia Standard Convention Time). In quei casi, però, ciò che inizia in ritardo finisce con lo stesso ritardo, mentre in questa convention le cose che iniziavano in ritardo sembravano finire comunque nell’orario previsto dal programma, tagliando così il nostro tempo con gli attori. L’ho trovato strano visto che sinceramente avevo pagato per vedere gli attori, e non lo staff che si esibiva. Apprezzo il loro sforzo, ovvio, ma avrei preferito avere più tempo per sentir parlare gli attori.

Comunque, prima che la Q&A iniziasse, i presentatori ci hanno di nuovo parlato delle “carte jolly” che gli attori potevano usare per evitare di rispondere, e ci hanno chiesto di fare domande-scherzo così da fargliele usare. Questa è un’altra cosa che ho trovato strana. Mi dispiace, ma se c’è un attore sul palco per un tempo di 30 minuti, vorrei essere libera di occupare il suo tempo, ed il mio, con domande cui mi piacerebbe rispondesse, e non con domande-scherzo per imbarazzarlo. Penso che almeno avrebbero potuto darci più tempo per le domande visto che alcune erano solo scherzi. I presentatori ci hanno detto che in alcune conventions in Inghilterra, ad esempio quelle di Torchwood, il pubblico fa domande molto spinte e tutti si divertono un sacco. E’ vero, io ho partecipato a quelle conventions e ciò accade. Ma lì gli attori sono sul palco per il panel ben due volte al giorno per cui c’è molto tempo anche per le domande serie. Inoltre, di solito, la gente aspetta di avere tutti gli attori insieme sul palco per fare domande-scherzo. E’ quello lo spirito di tali conventions. In questa, l’atmosfera era del tutto diversa ed avevamo gli attori sul palco solo una volta al giorno per poco tempo.

Dopo la Q&A, gli attori hanno lasciato il palco e molti di noi si sono alzati in piedi per applaudire. Era poi tempo per gli autografi ma, siccome pensavo che ci sarebbe stata una fila molto lunga, sono rimasta un po’ nella sala per vedere se sarebbe successo qualcos’altro. Hanno iniziato a fare un gioco in cui il pubblico doveva indovinare da uno screencap di quale episodio e stagione si stesse parlando. Mostravano screens sia di QaF che di L-Word. Io ho provato ad indovinare alcune delle scene di QaF. Di solito indovinavo la stagione ma gli episodi erano più difficili da individuare. Finito il gioco, mi sono messa anche io in fila per gli autografi. Ero delusa dal fatto che le foto fatte quel giorno con gli attori ci sarebbero state consegnate solo sul tardi. Avevo in mente di far autografare a Randy la nostra foto abbracciati o spalle a spalle, ma ho dovuto ripiegare su una foto diversa.

Mentre ero in fila cercavo di pensare a ciò che avrei voluto dire a Randy. Sapevo che era la mia ultima chance di parlargli, e volevo essere sicura di avergli detto tutto. Velocemente, è arrivato il mio turno e mi sono avvicinata. Lui ha detto il mio nome e la cosa mi ha fatto sentire le farfalle nello stomaco. So di avere un nome corto e semplice, e per di più mi si era trovato davanti un sacco di volte, ma è stato bello sapere che si ricordava il mio nome.

Ho dato i miei cartellini con i due autografi all’assistente, e poi ho porto a Randy una foto promozionale e una delle foto di noi insieme che avevo scattato nei giorni precedenti. Prima di tutto ha firmato la foto di noi due insieme. Gli ho detto che sentivo di dovermi scusare per la mia T-shirt visto che era un po’ rude. Lui mi ha sorriso dolcemente e mi ha detto che non era affatto vero. Gli ho fatto presente che c’era una parolaccia ma lui ha insistito che non era rude. Mentre parlava aveva iniziato a firmare la foto promo ed io mi sono accorta con meraviglia che aveva scritto, "Pia, you ARE a fuckin’ princess" (ossia “Pia, tu SEI una fottuta principessa”.) Non avevo idea di cosa dirgli per cui me ne sono rimasta lì in piedi con uno stupido sorrisone. Poi mi sono ripresa e gli ho detto che sapevo che il giorno dopo era il suo compleanno e che avevo un biglietto per lui. Gli ho dato il biglietto e lui l’ha guardato brevemente ma non lo ha letto. Gli ho fatto presente che avevo scritto buon compleanno in Finlandese, e allora lui ha guardato le parole per un po’. Mi ha chiesto come si pronunciava ed io l’ho fatto. Lui mi ha guardato e mi ha chiesto di ripetere ma più lentamente. L’ho fatto e lui ha tentato di imitarmi, ma senza molto successo. So bene che il Finlandese è difficile ma ho trovato adorabile che lui cercasse di imitarmi. Ci è anche andato vicino alla fine! Poi gli ho detto che, siccome immaginavo avesse già parecchie cose da portare con sé, non gli avevo comprato un regalo. Lui mi ha guardato come se volesse dirmi, “E che bisogno c’era di dirmelo?!” Velocemente, gli ho detto che invece del regalo pensavo di usare i soldi che avrei speso per fare una donazione a suo nome ad un ente che lui sosteneva. Lui ne è stato molto felice. Gli ho chiesto quale ente preferisse e lui mi ha dato un nome. Mi ha detto che il mio era un bel pensiero e che lui ne era molto felice. Poi mi ha anche sorriso. A quel punto, l’assistente mi guardava cercando di farmi capire che dovevo andarmene ma io ho tenuto duro e ho chiesto a Randy se potevo dargli un abbraccio per il suo compleanno, sempre se non andava oltre il limite. Lui ha detto di sì, si è alzato e si è sporto sul tavolo per abbracciarmi. Mentre lo abbracciavo gli ho detto Buon Compleanno in Inglese. Poi, dopo che si è rimesso a sedere, l’ho ringraziato e gli ho detto di nuovo Buon Compleanno in Finlandese. Lui ha detto, “Sì, come hai detto tu!” e mi ha sorriso.

Fortunatamente sono riuscita a scendere le scale senza cadere. Ho raggiunto le mie amiche e ho mostrato loro l’autografo. Tutte hanno avuto una reazione molto eccitata. Non riuscivo a credere che avesse davvero scritto così! Quella foto è un tesoro.

Dopodiché siamo rimaste tutte nella sala antistante ad aspettare la cerimonia di chiusura. Io sono riuscita a comprare uno dei poster che erano appesi ai muri del centro. E’ una foto dell’intero cast nella quarta stagione, e ci avevo messo gli occhi addosso dall’inizio. Io e le mie amiche abbiamo comprato gli ultimi tre posters.

Poi è iniziata la cerimonia di chiusura. Sapevo che c’era in progetto una danza che il pubblico faceva per gli attori e che molti avevano fatto pratica per imparare i passi per tutto il weekend. Io non avevo intenzione di ballare ma, quando sono entrata in sala, mi sono resa conto che solo coloro che ballavano potevano sedersi dal lato della sala da cui di solito sedevo io. Si poteva stare al centro solo se si partecipava al balletto, altrimenti bisognava sedersi dal lato sinistro che era molto decentrato. Visto che volevo riuscire a fare delle foto agli attori anche in quell’occasione, mi sono rassegnata a ballare ed ho preso posto al centro vicino alle scale. Speravo solo di non avere problemi visto che non avevo mai provato il balletto. Quando ci siamo sistemati tutti, hanno iniziato a far andare la musica a basso volume e ci hanno fatto vedere la routine un’ultima volta. Per fortuna non era troppo difficile e le mosse non erano complicate da ricordare per cui ho pensato che sarei riuscita a farcela.

Dopo l’ultima prova, ci hanno fatto mettere in posizione, ossia tutti con la schiena rivolta al palco. Il sipario era chiuso per cui gli attori non ci avrebbero visto mentre si sedevano sul palco. Li abbiamo sentiti muoversi dietro il sipario, poi ovviamente qualcuno ha dato il segnale che tutto era pronto e si è aperta la tenda. Anche se ci era stato detto di stare girati di spalle, non ho resistito e ho sbirciato per vedere la reazione degli attori. Erano tutti e tre seduti sulle poltrone ed avevano un’espressione incuriosita sul volto, mentre cercavano di capire cosa stesse succedendo. Deve essergli sembrato strano vedere solo persone di schiena. Poi è partita la musica ed abbiamo iniziato a ballare. Dopo pochi movimenti ci siamo girati così da guardare verso il palco. Gli attori erano ancora confusi ma, dopo pochi secondi, Rachel ha detto qualcosa agli altri, si è alzata ed ha iniziato a copiare i nostri movimenti. Tutta la folla l’ha invocata. Lei poi ha chiaramente detto agli altri di fare lo stesso, e anche loro si sono alzati. Laurel mi è sembrata più entusiasta di Randy che è rimasto in piedi fermo per un po’ a guardare i movimenti prima di iniziare a ballare. E’ stato divertentissimo guardarli tentare di ripetere i movimenti e guardarci attentamente per essere sicuri di capire. Ho adorato l’espressione di Randy durante il passo in cui si doveva passare le braccia sul corpo e poi muoversi di corsa di lato e indicare con le mani. Mi sembrava uno strano coniglietto mentre lo faceva *g*

Comunque, finito il balletto tutti hanno applaudito moltissimo. Quando le cose si sono calmate, gli attori a turnno ci hanno salutato e ringraziato. Gli organizzatori hanno poi ringraziato lo staff e tutti coloro che avevano contribuito. Ci hanno poi mostrato un cortometraggio girato da uno degli organizzatori. Era in francese per cui non ho capito molto di ciò che veniva detto, ma di base era la storia di un supereroe gay che salva un ragazzo che stava per buttarsi giù da un tetto. Sembra familiare? *g* Dopo il corto, gli attori ci hanno salutato. Eravamo tutti tristi perché era ormai tutto finito.

Spero vi sia piaciuto, e grazie per aver letto!





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Scritta da Pia - Redatta da Marcy

Queer as folk convention:
Parigi 30 ottobre / 1 novembre 2010
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